Donato Di Santo

Tra Italia e America Latina

Attività politiche in Italia
FOTO
RED 1995-1998

 

Insieme alle missioni in America latina, per costruire una nuova rete di relazioni politiche internazionali, si trattava anche di sviluppare attività in Italia che traghettassero il nostro approccio, verso l’America latina, dalla mera "solidarietà” alla collaborazione, al partenariato, all’interdipendenza. Presento alcune di queste attività ed iniziative.

Uno dei frutti del Forum di Genova (che segnerà una tappa importante nel mio lavoro e che permetterà di dare anche un "respiro italiano” alle tante attività in corso in America latina), e delle tante iniziative che ad esso seguirono fu la creazione, qualche anno dopo, della associazione RED, rete associativa Italia-America latina e Caraibi.

Al progetto RED , collaborarono dall’inizio José Luis Rhi-Sausi, Carlo Tassara, Maria Rosaria Stabili, Bruno Cameli, Mauro Castagnaro, Francesco Petrelli, Cecilia Gosso, Mario Gaeta, Yolanda Zuluaga, Vinicio Capuzzo, Rita Mastropietro, e tanti altri
Dopo riunioni preparatorie in varie città (Padova, Milano,Torino, Bologna, Firenze, Roma, Salerno), l’8 aprile 1995 a Bologna, si tenne il primo incontro nazionale in cui si sancì la nascita di RED ed io ne venni eletto coordinatore nazionale. Iniziarono decine e decine di attività culturali e politiche, in tutta Italia, che contribuirono ad "avvicinare” il nostro paese all’America latina reale, non quella "mitica e sognata” bensì quella che si andava concretamente costruendo, rafforzando e inventando la propria democrazia, dopo il ciclo della violenza delle dittature e dei governi autoritari. Nella successiva assemblea nazionale (20-21 gennaio ’96 a Roma), nella mia relazione introduttiva cercavo di delineare i grandi cambiamenti in atto nel subcontinente americano e i primi sforzi di comprensione da parte della nostra associazione. Eccone alcuni brevi stralci.

"… Se si andava a Cuba o in Nicaragua era per tagliare canna da zucchero o spellarsi le mani raccogliendo caffè nei campi di lavoro di solidarietà. Se si parlava di Argentina, Uruguay, Cile o Brasile era per denunciare le spaventose violazioni dei diritti umani che vi si verificavano. Poi, in pochissimo tempo, nulla è rimasto più come prima. Sono crollati tanti muri, sono apparse nuove guerre, nuove emergenze. Il mondo si è complicato e siamo stati tutti un po’ travolti dagli avvenimenti. Non ho nostalgia di quel mondo passato. L’esperienza ci ha insegnato che, in realtà, la conoscenza di quei paesi era molto superficiale. Tranne qualche profeta, noi tutti poveri mortali siamo trasaliti quando è arrivato l’annuncio che, nel Nicaragua di cui sapevamo tutto’, il Frente Sandinista, che ‘doveva’ vincere con almeno il 65%…aveva invece perso le elezioni. Non ho nostalgia di quel mondo passato in cui si parlava tanto di America latina ma solo perché era infestata da dittatori feroci che massacravano e torturavano la propria gente. In realtà parlare di America latina era diventato sinonimo di solidarietà, di emergenza, di indignazione verso i golpisti e di aiuto per le vittime. Spesso era un parlare a noi stessi, un ricucire ferite, un cercare significati e speranze frustrate, un sovrapporre illusioni a realtà. La storia, poi, è andata come è andata, trascinando con sé tanti detriti ma anche tante passioni ed energie. Molti rifugiati ed esiliati politici sono rimasti in Italia, alcuni integrandosi (a volte anche troppo!), altri no. Molti sono tornati nei propri paesi e, quasi sempre, le loro tracce si sono perse. Li hanno sostituiti gli altri, gli immigrati ‘economici’, quelli che denominiamo - pensandoci baricentro - extracomunitari. (…) L’America latina ci ha ‘conquistati’, ma come riscoprirla? Come amarla anche senza guerriglie da sostenere e dittatori da denunciare? Come solidarizzare con le lotte degli indigeni senza inventarci nuovi miti? Come ringraziare il subcomandante Marcos ‘per averci regalato internet’ e come usare questo regalo per conoscere l’America latina? Come passare dalla solidarietà (che è sempre unilaterale), alla reciprocità? Come imparare da ‘Fragola e cioccolata’ e ‘Guantanamera’ senza pensare che gli autori siano agenti della CIA? Come, potendo viaggiare, riuscire a districarsi tra i vecchi campi di lavoro e il turismo vorace e superficiale? …”.

Queste erano alcune delle tante domande alle quali cercavamo di rispondere collettivamente, con l’associazione RED. Sarebbe difficile, anzi impossibile, elencare tutte le attività realizzate da RED: ne cito solo qualcuna

A Roma, alla festa de l’Unità presso i giardini di Castel Sant’Angelo, nel settembre ‘95 si tenne una serata politica sull’America latina seguita da un concerto della cantautrice messicana Maria Eva Aviles. Invece a Milano, presso la Casa della Cultura, nel novembre dello stesso anno, tenemmo una serata dedicata al Guatemala e alla Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchù, con Dante Liano, scrittore guatemalteco e professore a Milano, e con Maurizio Chierici, allora al Corrierone.

Nel 1996

Serata su "Emiliano Zapata, il mito della resistenza, la resistenza del mito”, con Marco Bellingeri, Università di Torino, e José Luis Rhi-Sausi. Dibattito a Roma su "Il Cile tra passato e futuro”, con il Segretario del Partito socialista cileno. A L’Aquila serata sul Chiapas e presentazione del libro "L’altra metà della selva. Le donne zapatiste raccontano”. A quattro anni dalla firma degli accordi di pace organizzammo, presso la Fondazione "Lelio Basso”, il convegno "El Salvador, i dilemmi della pace”, con la presenza di Ana Guadalupe Martinez, che fece parte dell’FMLN e che in quel momento era Vice Presidente del Parlamento salvadoregno. A Salerno organizzammo un incontro, introdotto da Carla Perugini, con il teologo José Ramos Regidor. In occasione della pubblicazione di una monografia su Cuba, ne dibatterono con l’autore, Aldo Garzia de il manifesto, presso la Fondazione "Lelio Basso”, il Vice Direttore del CeSPI, José Luis Rhi-Sausi, ed i giornalisti di Liberazione, Vittorio Bonanni, del TG3, Flavio Fusi, dell’Agenzia Notimex, Jorge Gutierrez, di France Presse, Elena Llorente, de l’Unità, Giancarlo Summa. Producemmo vari "dossier” tra i quali "Cuba: dalla ‘crisi dei Cessna’ alla approvazione della Legge Helms-Burton”. A Milano, alla Casa della Cultura, organizzammo una serata letteraria "Oltre Macondo, la letteratura latinoamericana nell’editoria italiana”, con Dante Liano, Università di Milano, Irina Baini, Università di Milano, Danilo Manera, Feltrinelli edizioni, Carlo Bonomi, Zanzibar edizioni, Paola Gaglianone, Omicron edizioni, Marco Bellingeri, Università di Torino. A Roma, presso la sala della Ong Movimondo, tenemmo un incontro con Marina Silva, allora senatrice del PT, su "Brasile, lotta per la terra, difesa dell’Amazzonia, diritti umani: buone notizie?”. Su "Il Guatemala sull’orlo della pace”, tenemmo un incontro pubblico, nella saletta di Movimondo, con Jorge Gonzalez del Valle, candidato presidenziale del Frente democratico nueva Guatemala. Il 28 giugno RED tenne un convegno, nella sala della Fondazione "Lelio Basso”, su "Messico, quali vie d’uscita alla crisi politica?”, cui partecipò l’allora Presidente del PRD, Porfirio Muñoz Ledo. In quella occasione presentammo anche un dossier RED sul Messico. Presso la Protomoteca del Campidoglio RED organizzò la presentazione del libro, edito dal Gruppo Abele, "Sono emigrante: Luiza Erundina si racconta a Linda Bimbi”. Intervennero il giurista Pietro Barrera, la parlamentare PDS Carol Beebe Tarantelli, Lina Sciascia, e Roberto Vecchi, dell’Università di Bologna. RED organizzò varie iniziative, tra i brasiliani in Italia, a sostegno delle campagne elettorali del PT: nel ’96, insieme al gruppo PT di Roma, organizzammo un incontro con l’economista Luiz Carlos Prado, presso la saletta della sezione PDS di Via dei Giubbonari a Roma. Sempre presso la saletta della Fondazione "Lelio Basso”, RED organizzò il dibattito su "El Salvador, una pace difficile?”, cui partecipò Schafik Handal, uno dei cinque comandanti dell’FMLN. Il 3 dicembre organizzammo un incontro sulla situazione del Brasile con l’allora Presidente del Partido dos Trabalhadores, José Dirceu, e con il Responsabile internazionale del PT, Marco Aurelio Garcia. A fine anno producemmo un dossier monografico sulla storica firma della pace in Guatemala.

Nel 1997

Nel gennaio, sempre nella ospitale saletta della Fondazione "Lelio Basso”, tenemmo l’incontro su "Perù, tra autoritarismo e violenza”, con lo studioso peruviano Hélan Jaworski, con Ferdinando Imposimato, Magistrato peranni consulente ONU per i paesi andini, con Giovanni Berlinguer, docenteall’Università di Roma, e con Maurizio Matteuzzi, giornalista del manifesto. Sul Perù RED produsse anche un dossier monografico.
Poi, nel marzo ’97, si tenne il primo (e purtroppo unico) Forum internazionale di RED , sul tema "L’emergere della società civile in America latina. Cittadinanza, decentramento, economia popolare”. Il Forum vene inaugurato dall’allora Ministro per gli Affari sociali, Livia Turco, ed io tenni l’introduzione. Vi pronunciarono relazioni: l’antropologa guatemalteca Aura Marina Arriola (intellettuale legata all’Italia, di cui voglio ricordare il volume "Ese obstinado sobrevivir. Autoetnografia de una mujer guatemalteca”), su "Processo di pace e diritti indigeni in Guatemala”; Marco Bellingeri, dell’Università di Torino, su "Riforme costituzionali e autonomia indigena in Messico”; Cezar Alvarez, dirigente del PT e Assessore municipale al Comune di Porto Alegre, Brasile, su "Il ruolo delle città nel Mercosud”; Graciela Fernandez Meijide, senatrice argentina del Frepaso, su "Gli Enti locali nuovi spazi democratici”; Maria Mercedes Duque, esperta di microimprese della Colombia, su "Microimpresa: i casi di Ecuador e Colombia”; Hélan Jaworski, esperto peruviano, su "Economia popolare, sistemi risparmio-credito e banche per i poveri”. Gli interventi programmati furono di: Pietro Barrera, giurista; Francesca Izzo, professoressa e deputato PDS; Etta Melandri, Presidente della Ong CIES; Mariella Moresco Fornasier, Associazione Imago Mundi di Milano; Massimo Squillacciotti, Università di Siena; Carlo Tassara, Direttore Ong CISP; Pasqualina Napoletano, europarlamentare PDS; Tiziana Arista, Regione Abruzzo; Susana Bonaldi, Università Bologna; Cecilia Gosso, Comune di Torino; Vanna Ianni, collaboratrice CeSPI; Maria Rosaria Stabili, Università Roma 3; Rolando Murari, Mediocredito Centrale; Hector Navarro, Università Buenos Aires; Dario Conato, della Ong Movimondo; Nana Corossacz, Responsabile America latina della CGIL; Wendy Harcourt, della SID; Fabio Salvato, della Banca Etica. Alla fine, una tavola rotonda, presieduta da José Luis Rhi-Sausi, con Andrea Manzella, europarlamentare, Moira Paz Estenssoro, Ambasciatore della Bolivia in Italia, Marco Pezzoni, deputato della Commissione esteri della Camera, Patrizia Toia, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri. Sulla rivista Segno sette, il giornalista Valerio Ochetto scrisse un bel servizio sul Forum di RED dal titolo: "Quando i poveri superano la povertà”.
A Roma venne presentato il libro di Cristina Giudici sul sacerdote di strada brasiliano Julio Lancellotti "Il profeta della strada”, dove intervennero la parlamentare Carol Beebe Tarantelli, il deputato e scrittore Ettore Masina, Roberto Vecchi, dell’Università di Bologna e grande esperto di Brasile, e il giornalista Valerio Ochetto. Su "Dove va l’Argentina”, organizzammo un incontro con Julio Godio, sociologo e consigliere dell’OIL. Una serata la dedicammo ad "Haiti, un paese in bilico”, con Maurizio Chierici, Vanna Ianni e con ospiti d’onore gli intellettuali haitiani Gerard Pierre-Charles e Suzy Castor, dirigenti del centro studi CRESFED di Port-au-Prince.

Nel 1998

Il professore Antonio Melis, dell’Università di Siena, ci parlò di "Perù, quale pace?”. Mentre sull’infanzia in Brasile presentammo il libro di Paula Benevene, con la psichiatra e parlamentare Carol Beebe Tarantelli, il magistrato Franco Ippolito, e lo scrittore e parlamentare, Ettore Masina. In collaborazione con la Ong CISP, RED organizzò un seminario sulla Colombia con Bernardo Gutierrez, ex comandante dell’EPL, Daniel Pecaut, intellettuale colombiano, Yolanda Zuluaga, storica e sociologa, Carlo Tassara, del CISP. Un gruppo di giornalisti esperti venne invitato a discutere di "Argentina: novità e sfide di un paese in movimento”, con Julio Argañaraz, corrispondente in Italia di Clarin, Martino Rigacci, dell’ANSA, Claudio Tognonato, de il manifesto, Giancarlo Summa, de l’Unità. Su "Novità e dilemmi del continente Brasile” si tenne un seminario con: Roberto Vecchi, dell’Università di Bologna; Giancarlo Summa, esperto e giornalista de l’Unità, Quarto Trabacchini, parlamentare; Martinho Lenz; Barbara De Benedictis. L’ultima iniziativa pubblica si tenne a Roma, e fu intitolata "134 italiani in Chiapas: tra diritti negati ed espulsioni”, parteciparono alcuni protagonisti: i parlamentari Franco Bonato, di Rifondazione comunista, e Mauro Vannoni, dei DS, Federico Mariani, dell’associazione Ya basta, Cristobal Muñoz e Valerio Ochetto, giornalisti.
Credits Disclaimer Area riservata © DONATO DI SANTO 2012
Attendere Prego